Cosa sapere sulla Fontana di Trevi
In una città grande e storica come Roma, imbattersi in monumenti di importanza incredibile è all’ordine del giorno: basta fare qualche passo in una qualsiasi direzione del centro storico per trovare chiese mastodontiche, meraviglie del mondo antico e simboli di epoche ormai lontane. La Fontana di Trevi, la più celebre tra le fontane della capitale, è uno dei monumenti più belli al mondo e dal 1762 ad oggi non ha fatto altro che far innamorare milioni e milioni di persone, con le sue sculture, i suoi colori e le sue comparsate in capisaldi della cinematografia mondiale.
Posizionata nella centralissima parte della Roma storica, la Fontana è facilmente raggiungibile sia a piedi dalla stazione di Roma Termini sia con i mezzi pubblici, scendendo dalla Linea A in Barberini, oppure con gli autobus urbani. Ad oggi, il monumento è uno dei punti più visitati di tutta Roma, anche grazie alla sua natura gratuita e all’incredibile bellezza del circondario del Rione Trevi, uno dei più vivaci e antichi della città.
Deposito bagagli Fontana di Trevi
La Fontana di Trevi è, tra i vari monumenti di Roma, quello che più di tutti soffre l’incremento di popolarità del turismo estero da qualche decennio. A ogni ora del giorno la fontana è affollata di gente, chi per farsi una foto, chi per lanciare una monetina, chi per trovare un po’ di refrigerio durante la calura estiva.
In questo contesto diventa incredibilmente utile sfruttare dei servizi per il deposito bagagli come Bounce che, nel giro di qualche tap, permettano di scegliere l’armadietto che fa al caso proprio per riporre i bagagli al sicuro, pagando prezzi vantaggiosi con carta di credito, tutto da remoto.
Cosa fare presso la Fontana di Trevi
Partiamo subito da cosa non si può fare presso la Fontana di Trevi: non è possibile imitare Marcello Mastroianni e Anita Ekberg, quindi niente passeggiate nella vasca della fontana! A meno che non si desideri ricevere una salata multa dal servizio di polizia municipale. Per quanto emulare la dolce vita possa sembrare affascinante, in realtà non c’è da preoccuparsi: la zona di intorno alla Fontana di Trevi è piena di zone meravigliose da esplorare e da conoscere, se si ha la pazienza di camminare un po’.
- Prima di allontanarci, è impensabile non citare la tradizione del lancio della monetina verso la Fontana. Lanciando una monetina ad occhi chiusi, infatti, voltando le spalle a Palazzo Poli, si dice si propizierebbe il ritorno nella Città Eterna, continuando una pratica millenaria che una volta si rifletteva in fonti sacre o pozzi dei desideri.
- A pochissima distanza dalla Fontana di Trevi c’è il percorso di Vicus Caprarus, ovvero un tragitto sotterraneo dentro la città dell’acqua. Questa è un'area archeologica sotterranea contenente le strutture rimanenti di una domus di epoca imperiale, tra reperti suggestivi e storie che vanno indietro di moltissimi secoli, arrivando fino all’avvenuto incendio di Nerone poco dopo la realizzazione di uno degli acquedotti.
- Data la distanza minima col Pantheon, perché non andare a esplorare uno dei templi più famosi di tutta Roma? Nonostante recentemente sia stato aggiunto un biglietto d’ingresso (dal costo modico, per fortuna) una visita al Pantheon è sostanzialmente imperdibile. Nei giorni di pioggia, tra le altre cose, si può assistere a quel curioso gioco di correnti per cui la pioggia non riesce a cadere dal buco centrale, venendo nebulizzata prima di toccare terra.
- Voglia di musei? Tra la Fontana di Trevi e Piazza della Pigna è possibile raggiungere la splendida Galleria Doria Pamphilij, una gigantesca collezione privata esposta all’interno dell’omonimo Palazzo tra Via del Corso e Piazza del Collegio Romano. Se siete appassionati d’arte, in un colpo solo potete ammirare i lavori di Jacopo Tintoretto, Tiziano, Raffaello Sanzio, Caravaggio, Bernini, Velázquez e tantissimi altri, con diversi capolavori assoluti della storia dell’arte a fare capolino tra le varie splendide sale.
- Partendo dalla Fontana di Trevi, nel giro di quindici minuti è possibile arrivare all’Altare della Patria, uno dei più imponenti monumenti di tutta Italia. L’interno dell’edificio, chiamato anche Vittoriano, è visitabile gratuitamente e contiene ben tre piccoli musei: il Sacrario delle Bandiere, che contiene tutte le bandiere dei reparti ormai sciolti dell’esercito italiano, un museo dedicato al Risorgimento italiano e la cripta del milite ignoto. Inoltre, è possibile visitarne lo splendido terrazzo, anche se questo prevede il pagamento di un biglietto.
- Voglia di tornare indietro nel tempo? Poco dopo il Vittoriano è possibile recarsi al parco archeologico del Colosseo dove, spesso con un singolo biglietto, si può visitare sia il gigantesco anfiteatro che l’intera area archeologica racchiusa tra il Palatino, il Campidoglio e la Via dei Fori Imperiali. Il parco comprende un gigantesco camminatoio con stratificati i resti di edifici e monumenti legati alla storia antica di Roma. Una volta conclusi i Fori, in quattro passi raggiungeremo l’interno del Colosseo che, con la sua magnificenza, rappresenta in maniera quasi universale Roma nel mondo.
- Un chilometro più a nord della Fontana di Trevi, a circa quindici minuti di camminata, è possibile raggiungere il Museo dell’Ara Pacis. Questo termine sta a indicare un antichissimo altare costruito nel 9 a.C. dall’imperatore Augusto, spostato poi negli anni in diverse zone della capitale. Ad oggi il monumento è uno dei maggiori esempi di arte augustea e simboleggia la pace e la prosperità portate dal successo della Pax Romana.
- Attraversando il Tevere da Ponte Sant’Angelo è possibile arrivare d’innanzi all’omonimo Castello, una delle costruzioni più rimaneggiate dell’intera storia cittadina. Nato come mausoleo Augusteo e diventato poi, nel corso degli anni, una fortezza militare, una prigione, la casa di Michelangelo Buonarroti e così via, ad oggi è un museo che si può visitare con grande soddisfazione dei più curiosi nei confronti del periodo medievale e rinascimentale di Roma.
Collegamenti dalla Fontana di Trevi
- Metropolitana Linea A (fermata Barberini)
- Autobus urbani (52, 53, 62, 63, 71, 83, 85, 117, 160, 492)